27 Febbraio 2017

La potenza del bene nella natura del bello

Licalbe Steiner. Alle origini della grafica italiana
11 febbraio – 16 aprile 2017
Sinagoga – Reggio Emilia

 

“Ho fame, non mi date da mangiare,
Ho sete, non mi date da bere,
Ho freddo, non mi date da vestire,
Ho sonno, non mi lasciate dormire!

Sono stanco, mi fate lavorare,
sono sfinito, mi fate trascinare
un compagno morto per i piedi,
con le caviglie gonfie e la testa
che sobbalza sulla terra
con gli occhi spalancati…

Ma ho potuto pensare una casa
in cima a uno scoglio sul mare
proporzionata come un tempio antico.
Sono felice: non mi avrete.”

Lodovico Belgiojoso, Gusen, 1945

 

 

“Compito del grafico non è vendere fumo bensì dare forma ad un contenuto che sia condiviso ed eticamente corretto”. È quanto ripeteva Albe Steiner alla figlia Anna, curatrice della mostra Licalbe Steiner. Alle origini della grafica italiana che, dopo Milano e Firenze, approda a Reggio Emilia nei suggestivi locali della Sinagoga in via dell’Aquila.
Promossa da Fondazione Palazzo Magnani, Comune di Reggio Emilia insieme con Coop Alleanza 3.0 e progettata dallo studio Origoni-Steiner, l’esposizione propone un’istantanea, lunga 69 anni, del sodalizio professionale e personale considerato il più prolifico della grafica italiana: quello tra Lica e Albe Steiner. La crasi dei loro nomi, Licalbe, che sempre li accompagnò, veicola l’altrettanta simbiotica fusione dei valori estetici, sociali, pedagogici e politici connotante la loro attività. Un’attività indelebilmente segnata dalla lotta al fascismo e dall’esperienza della Resistenza.
Grafici partigiani, così la figlia Anna, infatti, ama chiamarli essendo stato quello della Resistenza il periodo più bello e importante vissuto dai genitori ed ora documentato dall’occasione espositiva che, inaugurata l’11 febbraio, sarà visitabile sino al 16 aprile 2017. Una mostra dal profondo valore artistico e umano. Il racconto di una memoria storica esulcerante, ma al contempo resiliente.
Attraverso la ricerca grafica e foto-grafica, l’editoria, la pubblicità e gli allestimenti, i marchi, le presentazioni di prodotto, la formazione professionale, i manifesti e la grafica di impegno civile, viene ripercorsa la produzione dello Studio L.A.S., a partire dai primi lavori del 1939 alla Liberazione, dal viaggio in Messico (il cosiddetto “viaggio giusto” compiuto per riunire la famiglia di Lica, dal 1945 al 1948) sino al 2008, anno in cui Lica scomparve. Albe l’aveva preceduta nel 1974.
È di Albe Steiner l’ideazione del marchio originale Coop del 1963, la sua applicazione sugli imballaggi coordinati e l’allestimento del primo magazzino a libero servizio Coop, quello dirimpetto a Palazzo Magnani in Corso Garibaldi. Un logo divenuto simbolo di questo territorio culla del movimento cooperativo, humus sociale ed economico. “Ho scelto un’immagine ottimista, un legame tra lettere, una cooperazione tra caratteri”, scrisse all’epoca Steiner.
L’impegno dei Licalbe, veri protagonisti nonché interpreti della rinascita culturale italiana nel dopoguerra al fianco di intellettuali quali Elio Vittorini e Italo Calvino, è infatti sempre stato pervaso da una “poetica dell’ottimismo” di cui la mostra intende farsi ambasciatrice. Si rivolge principalmente alle nuove generazioni intenzionate ad intraprendere la professione grafica affinché prendano coscienza della sua “straordinaria potenzialità espressiva” – oggi troppo spesso ossequiosa agli interessi del marketing – rappresentando un valore aggiunto in quella ricerca della bellezza e dell’armonia così preziose e salvifiche per gli Steiner. Sinché possibili e fattive, grazie alla tenacia, al coraggio, alla “resistenza”, sinché il pensiero positivo, la sua valenza inventiva, innovativa, costruttiva sarà viva, bellezza e armonia significheranno la differenza, la distanza, l’argine, dal buio, dalle storture, dalle barbarie.
Platone scrisse chela potenza del bene si è rifugiata nella natura del bello. Nella Sinagoga di via dell’Aquila campeggia la poesia “Non mi avrete” scritta nel 1945 da Lodovico Belgiojoso che nel campo di Mauthausen seppe abbracciare quel pensiero.

 

 

Anna Steiner, architetto, insegna presso il Politecnico di Milano e lavora nello studio Origoni -Steiner nel campo degli allestimenti e della grafica. Depositaria dell’eredità ideale dei genitori, è sempre fieramente impegnata nel testimoniare il loro contributo alla cultura del Novecento divulgando gli ideali pedagogici e democratici alla base delle loro idee progettuali tuttora innovative.
La mostra Licalbe. Alle origini della grafica italiana rappresenta la parte conclusiva di un progetto di diffusione della vita e delle opere degli Steiner promosso da Ardaco e sostenuto da Coop. Prologo del progetto, avviato nel 2010, fu la realizzazione del film documentario “Linea Rossa. Insieme per un Progetto di cambiamento” di Enzo Coluccio e Franco Bocca Gelsi, visionabile nell’esposizione di Reggio Emilia, in cui sono presenti  l’ultima testimonianza diretta di Lica Steiner insieme con quella di amici, famigliari e artisti come Arnaldo Pomodoro e Francesco Leonetti.

www.palazzomagnani.it

 

 

 

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