Alla ricerca del centro di gravità perduto_Estate_5
«La stranezza di quel luogo, un pezzo di Sardegna trapiantato in Toscana, lo turbava ed eccitava al tempo stesso. Si sentiva catapultato in un mondo diverso, come quando, nei sogni, inspiegabilmente, si passa all’improvviso da una situazione a un’altra del tutto differente. C’era odore di formaggio, di capre, di cacca di capre, e forse, bastava quel fetore a mutare la sua identità, le sue concezioni, la sua morale. Gli venne spontaneo salutarsi, dirsi “Addio Borrani”» […]