La Trilogia dei colori_Maxence Fermine
“Ma che ne sa della pittura e dei suoi colori? Si può scrivere in diecimila fogge, ma per me assomigliano tutte alla neve.
“Ma che ne sa della pittura e dei suoi colori? Si può scrivere in diecimila fogge, ma per me assomigliano tutte alla neve.
È risibile, imbarazzante, lo spazio televisivo dedicato ai libri. Come quello a mezzanotte all’interno di un contenitore di approfondimento dei principali accadimenti del giorno in cui quest’estate è stato presentato Del dirsi addio.
Un’attenzione inevitabilmente asettica all’oggetto in questione.
Eppure nell’ultimo romanzo di Marcello Fois c’è tanto.
Da leggere. Tanto da sentire.
Se Helen Phillps, con cui Fois dialogherà l’8 settembre in occasione della XXI edizione
“Cammini accanto a un’edicola, dai un’occhiata alla prima pagina del New York Times. In quel preciso istante, cosa ti passa per la mente? Perché questa scommessa un po’ folle?
La produzione editoriale, narrativa e saggistica, pare quasi inversamente proporzionale al numero (sempre più esiguo) di coloro che si dedicano all’attività della lettura.
Che peccato.
“C’è un libro sopra tutti al quale sento di essere grato, il primo letto, quello che ha aperto la porta a tutti gli altri”, ha scritto Andrea Vitali.
Che i titoli che seguono possano rappresentare “quel libro” … per qualcuno.
“Alle bambine ribelli di tutto il mondo:sognate più in grande / puntate più in alto / lottate con più energia. / E nel dubbio, ricordate: avete ragione voi.”
A loro è dedicato “Storie della buonanotte per bambine ribelli – 100 vite di donne straordinarie” (Mondadori), il libro illustrato da altrettanti artisti e scritto da Elena Favilli e Francesca Cavallo che nella prefazione affermano: “Noi ci auguriamo che queste pioniere coraggiose vi siano di ispirazione.
Lo sguardo profondo del Festival della Fiaba, deputato per sua missione ad indagare l’essere e le dinamiche umane attraverso lo strumento della poetica dell’incanto, nella sua IV Edizione si posa sui “legami”. Sulla loro forza, il loro significato, sulla loro stabilità, distanza e resilienza.
Legami di sangue e Legami di cuore, titola, infatti, la kermesse che da domani sino al 25 giugno si svolge nella
Mi piace l’odore di cera, mi piace soprattutto quando si mischia ad altri, quelli effusi da ogni cosa chieda il sapiente restauro di mobili antichi. E’ un odore che fa parte del mio vissuto più caro, che mi ricorda mio padre.
Lo sentivo quando entravo nella sua bottega ove egli trascorreva ogni ora delle sue giornate. E con esso si confondeva. Quando mio padre venne a mancare ebbi, chiara e terribile, la percezione che da quel momento, volgendomi indietro, avrei visto il nulla, il vuoto. E fu così.
Si dice che alla mattina sia oro, a mezzogiorno argento e piombo la sera, ma c’è chi lo mangerebbe a morsi, alla stregua di un panino, a qualsiasi ora del giorno.
Ha un antagonista, una sorta di “controfigura” velleitaria con la quale peccato veniale è confonderlo ed è dotato di una sigla a sua tutela anche al di fuori dei confini nazionali. Ma oltre che sulla tavola il Parmigiano Reggiano ha un posto d’onore anche nella letteratura.
“Perché reggono l’intero peso
Perché sanno tenersi su appoggi e appigli minimi
Perché sanno correre sugli scogli e neanche i cavalli lo sanno fare
Perché portano via
Perché sono la parte più prigioniera di un corpo incarcerato
e chi esce dopo molti anni deve imparare di nuovo a camminare in linea retta
Perché sanno saltare
e non è colpa loro se più in alto nello scheletro non ci sono ali